martedì 31 gennaio 2012

A CENA CON GLI AMICI

Sabato sera ho cenato con un folto gruppo di amici, circa una sessantina (diversi non sono potuti venire per i soliti malanni di stagione). Una decina di loro hanno lavorato dal mattino per preparare squisiti manicaretti: un ricco e buonissimo antipasto a buffet, stufato d’asino con polenta, polenta e zola, strudel con crema e per finire un buffet di tisane. Un clima disteso, come si conviene tra coloro che si rispettano e si stimano a vicenda, e molte discussioni sul clima “elettorale” che si avvicina.
Tutti mi chiedono di dire loro cosa ne penso di questo clima, per l’appunto. Ho terminato da poco di discutere con un carissimo amico da decenni, uno di quelli che, come me, ha una militanza politica di vecchia data, che mi ha ribadito cose che sento ormai da settimane: perché queste primarie? Perché molti devono essere costretti a scegliere tra due amici coi quali si sono condivise molte battaglie, con vittorie e sconfitte, con momenti positivi e negativi, ma sempre vissuti insieme? Cerco sempre di spiegare loro le motivazioni positive delle primarie del 12 febbraio, ma capisco che un po’ di amarezza rimane; mi crea dispiacere constatare questo clima, e lo dico apertamente, con la speranza (anzi la convinzione) si possa recuperare.
Mi chiedono poi come vorrò operare, quale sarà l’impegno che vorrò mettere a disposizione del mio eventuale rinnovo di mandato. Mi viene facile rispondere a questa domanda: lo stesso impegno che ho messo finora: tutti i giorni in Comune dalle 14,30 (subito dopo l’orario di lavoro) sino almeno alle 19; la presenza di tutti i sabati e le domeniche; magari riposando con la famiglia a Natale, ma con una “scappatina” a S. Stefano per constatare se vi sono problemi o per leggere le mail. Credo sia difficile una presenza più assidua di così, praticata tra l’altro lavorando e quindi costando la metà alla comunità di Canegrate.
Infine due questioni che abbiamo avuto finora come Amministrazione Comunale: l’informazione ed il rapporto coi cittadini tramite il bilancio partecipato. Il primo è stato effettivamente un problema: avendo sempre dovuto tagliare costi per far quadrare il bilancio, abbiamo sempre deciso di togliere le somme inizialmente stanziate proprio per l’informazione. Una soluzione forse, però, l’ho finalmente trovata: con l’aiuto di giovani (futuri consiglieri comunali) filmare interviste prodotte alla buona col Sindaco, gli Assessori ed i funzionari comunali da mettere sul sito che possano spiegare tutto ciò  che si sta facendo. Il tutto così potrebbe essere a costo “zero”.
Sul bilancio partecipativo l’esperienza è stata invece molto positiva, tale da meritare menzioni ufficiali (il primo posto, lo scorso anno, di “Comunicami”, manifestazione indetta dalla Provincia da 6 anni per premiare quelle iniziative dei Comuni rivolte proprio alla interazione coi cittadini; riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale; interesse dimostrato dal mondo universitario, che ha riconosciuto, “finalmente”, la volontà del palazzo di rinunciare ad un pezzetto di potere a favore dei cittadini, …). Sono convinto però che ciò che si è fatto debba essere solo l’inizio; per il futuro la scommessa è portare la nostra esperienza da un pezzo del bilancio consuntivo ad un pezzo del bilancio preventivo, discutendo coi cittadini, ad es., dei servizi alla persona (da quelli sociali, a quelli scolastici e sportivi) per capire come salvaguardarli abbattendone i costi. Infatti nel prossimo futuro (che è già oggi), coi numerosi tagli di bilancio che si sono avuti in questi anni, e che purtroppo proseguono inesorabilmente, la questione sarà proprio questa: come risparmiare sulla loro gestione, altrimenti potrebbero rischiare di essere eliminati. Sfida difficile, certo, ma le cose semplici non servono a far compiere balzi in avanti alla società.
Per terminare: il centro-destra sta cercando di unirsi, diventando così competitor temibile elettoralmente. Mi si è chiesto quindi cosa ho intenzione di fare per avere maggiori garanzie di vittoria. In queste ultime settimane ho avuto numerosi attestati di stima e fiducia da molte personalità di tutti quanti gli schieramenti che presumibilmente scenderanno in campo il 6 maggio, anche oltre la realtà locale, tali da poter presumere di poter eventualmente allargare ancor più l’attuale coalizione. Starà poi all’esito delle primarie avere a disposizione dell’attuale coalizione tale possibilità. Certamente non garanzie, ma possibilità ulteriori, che si potrebbero concretizzare dipendentemente dagli sviluppi della situazione e dagli intenti di ognuno. Ovviamente lavorerò per dare più certezze di vittoria, senza peraltro venir meno ai valori morali e civili propri dello schieramento attuale, ma considerando che la realtà locale è diversa da quella nazionale e ricordando,  oltretutto, che Canegrate è sempre stata un laboratorio sperimentale politicamente.

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